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domenica 25 aprile 2010

Alzarsi con il piede sbagliato


Vi è mai capitato di iniziare una giornata con la piena consapevolezza che tutto, quel giorno, vi sarebbe andato storto? Generalmente per definire questa situazione usiamo la celebre e inflazionatissima espressione "alzarsi con il piede sbagliato". Non so dirvi quando questo modo di dire si sia affermato nella lingua italiana, quel che è certo è che gli stessi ittiti conoscevano molto bene il medesimo concetto. Tra lo sterminato numero di testi rinvenuti nell'antica capitale ittita, presso l'attuale villaggio di Bogazkoy, ve ne sono alcuni che trattano il mito del dio scomparso. In realtà i testi mugawar (o mugessar) non sono dedicati ad un do in particolare, ma ad una serie di dèi che, di volta in volta, scomparivano - ovvero abbandonavano il loro posto nell'ordine cosmico - provocando di riflesso un grave dissesto nel mondo degli uomini. Il più famoso e meglio conservato di questi miti è quello dedicato al dio Telipinu, il dio della fertilità e della rinascita primaverile.
In questi testi non si chiarisce mai il motivo per cui il dio si adiri e scompaia, ma si insiste molto nella descrizione della sua arrabbiatura. Riporto un brano in traduzione tratto dal mito della scomparsa di Telipinu:
[..] si mise la scarpa destra al piede sinistro e la scarpa sinistra al piede destro. [..]
Ho sempre trovato consolante il fatto che anche un dio, in fondo, possa alzarsi con il piede sbagliato e rimanere tutto il giorno con il giramento di palle.