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lunedì 8 marzo 2010

Eridu: la prima città


Nessuna sacra dimora, dimora degli dèi in un luogo sacro era stata eretta, nessun giunco era spuntato, nessun albero era stato creato, nessun mattone era stato posto, nessuno stampo per mattoni costruito, nessuna casa era stata eretta, nessuna città era stata costruita....


Il passo precedente è tratto da un mito delle origini. Descrive un mondo primordiale, privo di ogni segno di civiltà, di ogni elemento riconducibile al mondo per come lo intendevano i sumeri. E’ da questo scenario primigenio che l’autore del mito colloca la fondazione di Eridu. La città di Eridu nell’immaginario sumerico rappresentava la prima città, il primo luogo in cui gli dèi del cielo posero una loro abitazione su questa terra.

Eridu è stata rintracciata tra le rovine di Tell Abu Shahrein, a meno di trenta chilometri dal sito di Ur, in un’area che ai tempi della fondazione risultava molto vicina alle acque del golfo. I depositi nei secoli del fiume Eufrate hanno allontanato di molto le rovine dal mare e anche il fiume si è allontanato, cambiando il suo corso.

All’epoca Eridu era una città unica nel suo genere, posta al confluire di tre ecosistemi: le acque dolci dell’area alluvionale del fiume, le acque salate del mare, e una vasta depressione paludosa, spesso invasa dalle acque, ai margini della quale venne fondato il centro urbano.

Fulcro del centro urbano era il tempio cittadino (E.abzu o E.engura), residenza del dio locale Enki, una delle massime personalità del pantheon sumerico. Era posto su un collina rialzata, nel mezzo dell’area depressa e, in seguito alle numerosissime ricostruzioni nel corso dei secoli, venne a trovarsi in una posizione dominante rispetto al resto dell’abitato.

L’immagine che si presentava agli occhi dei pellegrini in visita al santuario era quello di una montagna sospesa sulle acque. Nell’immaginario sumerico, l'intero creato fu originato dell’incontro di Abzu e Tiamat, le personificazioni delle acque dolci e salate. E’ chiaro che la visione di una città circondata dalle acque della palude, rese salmastre dalla vicinanza del mare, rappresentava il luogo perfetto in cui gli dèi avrebbero potuto collocare la loro prima e più antica residenza in questo mondo.

Eridu non ebbe mai l’importanza politica di altri centri come la vicina Ur, Uruk o Kish, tuttavia il suo prestigio, la sua importanza culturale rimase intatta per secoli anche ben oltre il periodo sumerico. Nella foto una ricostruzione della veduta del tempio di Eridu.

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